Scritto da vasa1628 La mia mente era concentrata al massimo della mie capacità, come non mi capitava da mesi, forse da anni. Ero bravo nel mio lavoro, un tempo. Ero bravo a risolvere i problemi. Ero bravo a trovare le persone. Ed ero appena tornato in gioco. Le immagini delle foto di Alice e di sua madre, erano riflesse nei miei occhi. Tutti i particolari di quella scatola, i disegni, i pennarelli, i giocattoli erano stati messi a fuoco, analizzati ed archiviati in una zona del mio cervello. Era un mio talento. Come lo era vedere quello che nessuno vedeva. Capire quello che nessuno capiva. Era ancora troppo presto per unire tutti i tasselli del puzzle, ed avere una chiara visione di tutte le sfaccettature di quella situazione. Ma c'era qualcosa che avevo visto. C'era qualcosa che avevo riconosciuto. C'era qualcosa che avevo capito. Non ero stato scelto a caso. "L" o chiunque ci fosse dietro a quella macchinazione, mi conosceva bene, forse anch