Libro Giallo - Johnny

Scritto da vasa1628


Le mie espressioni da poker quella sera non avevano limiti, perché la mia sorpresa fu, se possibile, maggiore di prima.

"Bene bene bene.. allora ti ricordi di me?" furono le sue parole successive.

In effetti avrei potuto dire di conoscere Brian Cash detto "Johnny", per assonanza con il famoso cantante. O meglio, avrei potuto dire di conoscerlo di fama. E non era una gran fama. Almeno in certi ambienti. Dove appariva lui, o aleggiava semplicemente il suo nome, era sinonimo di affari sporchi, di problemi sicuri. Era un tizio che era meglio evitare, se non si volevano spiacevoli sorprese.  

Ma in questo caso, lui aveva cercato me. Il che non era per forza un buon segno.


"Johnny..". 
"Nik..". Bè, le persone educate si salutano, no?

Non credo fossimo lì per lo stesso motivo, né che anche lui avesse ricevuto un invito come il mio. Una persona come Johnny non ha bisogno di un invito per sapere dove andare o quando. E nessuno è così stupido da dirgli quello che deve fare. Ma in caso contrario, avrebbe ricevuto le stesse attenzioni particolari che mi aveva riservato il mio nuovo amico? Sbirciai dietro la sua spalla per capire se il barman lo teneva d'occhio, ma non sembrava interessato a Johnny. E se lo conosceva, era un ottimo modo per assicurarsi un rientro a casa sulle proprie gambe.

"Erano anni che non ti si vedeva più in giro.. Un ritorno di fiamma o cosa?" disse mentre si accomodava al mio tavolo e si accendeva un sigaro. Decisamente erano tutti pieni di attenzioni per me quella sera. Anche questo, non era per forza un buon segno.

"Diciamo che avevo voglia di bere qualcosa in un bel posto" e sorrisi facendo un movimento col braccio. Non ricordo se avesse senso dell'umorismo, ma non credo. 
"E allora beviamoci qualcosa insieme" e mentre si girava. "Katy, tesoro" disse rivolto alla pupa bionda "portaci due Jack.. e lascia la bottiglia".
  
Ok, diciamo che potrei credere allo coincidenze. Ma non ci credo. Diciamo invece che Johnny è un attento osservatore, e serve da bere quello che piace a me per mettermi a mio agio. La domanda è sempre la stessa.. perché?

Un profumo sfacciato accompagnò al tavolo la cameriera, che fece di tutto per mettere in mostra i suoi lati migliori. E non mancò neanche lo sguardo da gatta prima di andarsene. Che posto di classe. 

"Girano voci su questo locale.. Girano voci su questa sera.. Girano voci su 'L' ". Decisamente, Johnny è uno che va dritto al punto. 
"Non credo sia un caso che tu sia qui questa sera. Non credo tu sappia a cosa stai andando incontro. Ma forse, possiamo aiutarci a vicenda" disse con un sorriso che mi ricordava tanto un piccolo demone dell'inferno. E alzò il bicchiere chiedendomi un brindisi di assenso. 

Dovevo quindi fare un patto con il diavolo?


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