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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Libro Giallo - L'affare

Scritto da Veronica Aprii la porta e dopo essere entrato mi tolsi il cappotto e mi sedetti sulla poltrona davanti al fuoco ad aspettare. Una voce ruppe il silenzio: "Finalmente", mi voltai e lo vidi nel buio. Lo vedevo, era proprio lui confuso nel buio. "Vedo che hai ricevuto la mia lettera" continuò l'uomo e io gli risposi "Già, cosa vuoi da me e soprattutto dov'e!?", "Io non so di cosa tu stia parlando" disse l'uomo che si portò alla luce per farsi vedere con un volto orribile: una cicatrice che cercava di nascondere e quella giacca che mi provoca, lo sapevo che avrebbe indossato qualcosa di quella sera. "Bugiardo! Ridammi indietro ciò che mi hai sottratto quella notte!"  "Ti rivolgi a quello, ormai è acqua passata, ora se ti unirai a me potrai riavere quello che vuoi" "Cosa ci dovrei fare con uno come te?!?" "Io ti posso aiutare" "Si a farmi fuori" "Accetti

Libro Giallo - Scatola

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Scritto da Corona Sabrina Aprii la scatola con un rullo di tamburi nel petto, “Ma perché sono così agitato?” pensai.  Al suo interno una busta gialla che, una volta aperta, mi diede ‘il colpo di grazia’.  Piccoli ritagli di giornale incollati minuziosamente formavano questa frase: “Magazzino numero 10, Horse Street, se vuoi sapere chi sono e perché ti ho chiamato vieni a mezzanotte". Ma perché avevo accettato quell'invito? Le mie mani per la prima volta dopo anni erano sudate e tremolanti, il panico si stava annidando in me, non avevo altra scelta dovevo andare avanti con questo macabro gioco. Salutai con un frettoloso gesto con la testa il barista e mi lasciai alle spalle quel lugubre posto. La nebbia aveva inghiottito gran parte della strada e senza rendermene conto, tra i miei pensieri, ero già davanti ad una saracinesca rossa ed arrugginita con un 10 nero ormai sbiadito pitturato al centro. Entrai nel magazzino Menu  |  Indice  |  Auto

Libro Giallo - Il Patto

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Scritto da Polpetta “Sputa il rospo Johnny! Cosa vuoi?” “Sei sempre il solito Nik, non perdi tempo. Ok parlerò chiaro”, disse vuotando il bicchiere d’un fiato. “Tu conosci i miei affari e sai che non sono il tipo che cerca grane”, mi disse fissandomi con due occhi furbi ed un sorriso beffardo, “sapevo che ti avrei trovato qui”, ed estraendo dalla tasca interna del cappotto un foglio lo poggiò sul tavolo davanti a me. Era una lettera scritta con una calligrafia che conoscevo bene. “Vai al Red Seal, li incontrerai un uomo. Effettua lo scambio ed il tuo vincolo sarà sciolto. Firmato L”. Non capii bene cosa significasse quel messaggio tranne il fatto che l’uomo da incontrare dovevo essere io e che Johnny avrebbe dovuto consegnarmi qualcosa. Ma cos’era questo vincolo da sciogliere? Quali affari intercorrevano tra Johnny e il misterioso L?  Fissai nuovamente Johnny e rimasi sorpreso dal suo cambiamento. Nel suo sguardo non c’era più l’insolenza di pochi secondi prima

Libro Giallo - Johnny

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Scritto da vasa1628 Le mie espressioni da poker quella sera non avevano limiti, perché la mia sorpresa fu, se possibile, maggiore di prima. "Bene bene bene.. allora ti ricordi di me?" furono le sue parole successive. In effetti avrei potuto dire di conoscere Brian Cash detto "Johnny", per assonanza con il famoso cantante. O meglio, avrei potuto dire di conoscerlo di fama. E non era una gran fama. Almeno in certi ambienti. Dove appariva lui, o aleggiava semplicemente il suo nome, era sinonimo di affari sporchi, di problemi sicuri. Era un tizio che era meglio evitare, se non si volevano spiacevoli sorprese.   Ma in questo caso, lui aveva cercato me. Il che non era per forza un buon segno. "Johnny..".  "Nik..". Bè, le persone educate si salutano, no? Non credo fossimo lì per lo stesso motivo, né che anche lui avesse ricevuto un invito come il mio. Una persona come Johnny non ha bisogno di un invito per sapere dove andare

Libro Giallo - I ricordi di una bambina

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Scritto da Mattia Santato Deciso a scavare più infondo aprii la scatola delicatamente, il fatto che fossi rinchiuso in una stanza immersa nel buio era passato in secondo grado, “L” aveva voluto che vedessi quella scatola perché sapeva che non sarei stato capace di lasciar correre dopo quello che avevo scoperto. Non era da me. Appoggiai il coperchio al suolo e puntai la torcia all’interno del quadrato di carta, protetti dalla scatola, come uno scrigno proteggeva il tesoro di un pirata, i ricordi di una bambina. Foto, disegni, pennarelli e giocattoli erano custoditi in quello scrigno di cartone. Presi in mano una foto, ritraeva una bambina di circa sei anni, capelli castano scuro, occhi verdi e un viso angelico. Una donna molto simile alla piccola la teneva davanti a sé, abbracciandola. Molte foto ritraevano Alice e sua madre, i sorrisi che venivano immortalati da una vecchia macchina fotografica facevano da testimoni, le due erano molto legate. Che cosa era successo a qu

Libro Giallo - Trovami

Scritto da Mattia Santato Mi avvicinai ancora per poterla vedere meglio, ma ad un tratto la porta che avevo lasciato socchiusa sbatté forte e una chiave fece scattare la serratura due volte. Capii all’istante che qualcuno mi aveva chiuso dentro. Ritornai indietro e sbattei forte i pugni sulla porta malandata, cercando di richiamare l'attenzione. "Aprite la porta!".  A quelle parole una voce femminile mi rispose: "La scatola, apri la scatola!" Quella situazione non mi piaceva per nulla, colpii ancora la porta con più forza ma la voce femminile si limitò a ripetere quella frase: “Apri la scatola se vuoi uscire da qui!”.  Imprecai contro quella maledetta situazione, perché mi ero infilato in quella situazione? Ormai ero dentro, perciò mi guardai attorno. Puntai di nuovo la piccola torcia illuminando la scritta sul muro, con grandi lettere in un rosso sangue lessi la parola TROVAMI. Allungai la mano infreddolita toccando la parete grigiastra, quello era s

Pensiero n. 40

"Io non sono nessuno, ma quel che sono mi basta per sentirmi qualcuno!"

Pensiero n. 39

"Mi rifiuto di combattere una battaglia di intelligenza con una persona disarmata"

Pensiero n. 38

"Non si deve chiedere permesso per entrare nel cuore delle persone"

Pensiero n. 37

"L'adulazione procura amici, la verità genera odio"

Pensiero n. 36

"L'uomo ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza"

Pensiero n. 35

"Ovunque hai donato la tua essenza continueranno ad avvertire la tua presenza"

Pensiero n. 34

"Un abbraccio fa paura. Un po’ paura di non poterne uscire, un po’ paura di non poterci tornare"

Pensiero n. 33

"Si può essere padroni di ciò che si fa, ma mai di ciò che si prova"